Nº 770 bis: Tukanambá José Paraná, popolarmente conosciuto col nome di Tuka, é scomparso lunedí scorso
IL MONDO CHE CI CIRCONDA
Nº 770 bis
Guarapuava, 13 di giugno 2007
Tukanambá José Paraná, popolarmente conosciuto col nome di Tuka, é scomparso lunedí scorso, 11 di giugno, per insufficienza respiratoria. Tuka aveva 62 anni. Vittima di una embolia celebrale e colpito da una forte polmonite, dopo 18 giorni trascorsi in un ospedale di Curitiba, non ha resistito ed é morto alle due del mattino di lunedí.
La storia di Tukanambá e del popolo Héta (Xetá) é comunemente conosciuta in tutto lo stato del Paraná. Incontrati nella metá del secolo scorso nella regione nord dello stato, gli indios Héta hanno sofferto uno dei piú crudeli massacri giá registrato contro i popoli indigeni nel Brasile. La maggior parte degli indios Héta é stata uccisa, in meno di dieci anni, a causa della selvaggia colonizzazione del território nel quale loro vivevano. I pochi sopravvissuti al massacro – tra loro, lo stesso Tuka – erano bambini che sono stati letteralmente strappati dalle braccia dei loro genitori ed allevati dalle famiglie dei fazendeiros (latifondisti) che avevano invaso le loro terre, oppure da famiglie dei funzionari del Serviço de Proteção ao Índio (SPI), organo federale anteriore all’attuale Fondazione Nazionale dell’Indio (FUNAI).
Con la scomparsa di Tuka rimangono solamente sei sopravvissuti al
massacro degli anni ’50. Il popolo Héta conta, peró, anche con i iscendenti che oggi sono circa 92 persone. Figli e nipoti degli indios Héta sopravvissuti, vivono oggi in alcune cittá e nelle aree indigene degli indios Kaingang e Guaraní, in diverse regioni dello stato del Paraná.
Dentro questo contesto di dispersione, sono proprio i sei indios sopravvissuti al massacro che rappresentano il maggior potenziale agglutinante del popolo Héta. La morte di Tuka, quindi, rappresenta un altro duro colpo per gli indios Héta.
Difronte a tutto questo, aumenta ancor di piú la necessitá e l’urgenza di provvedere alla regolarizzazione dell’area indigena tradizionale del popolo Héta. Da piú di dieci anni, Tuka, assieme a Tikuein Mã, deceduto nel 2005, comandava il suo minuscolo popolo nella lotta per la riconquista della loro terra. Proprio dovuto a questa lotta, la FUNAI ha costituito due Gruppi di Lavoro Interdisciplinari, il primo nel 1999, che aveva come obiettivo valutare la possibilitá della ricomposizione del popolo Héta. La relazione scaturita da questa investigazione ha dimostrato che gli Héta desiderano riunirsi e tornare a vivere nella loro area tradizionale. A partire da questo desiderio espresso, la FUNAI ha creato, nel 2002, un Gruppo di Studio Interdisciplinare per identificare e delimitare l’area tradizionale degli Héta. La relazione conclusiva é stata consegnata, verso la metá dell’anno scorso (2006), alla sede nazionale della FUNAI, in Brasilia. Da quella data, gli Héta insistono perché la presidenza della FUNAI dia continuitá ai procedimenti, determinando la pubblicazione della relazione sulle Gazzette Ufficiali della Federazione e dello stato del Paraná.
Riuniti, martedí, nell’occasione della veglia alle spoglie di Tukanambá, nell’area indigena Mangueirinha del popolo Kaingang, gli Héta presenti hanno assunto pubblicamente l’impegno di dare proseguimento alla lotta di Tuka e Tikuein Mã. La lotta per la riconquista della loro terra. Per questo, hanno fissato un grande incontro del loro popolo che si realizzerá nel mese di ottobre di quest’anno, nella cittá di Guarapuava.
Per il Consiglio Indigenista Missionario, Regione Sud, non esistono motivi che giustifichino tanto ritardo nel dare seguito al procedimento amministrativo che obiettiva la regolarizzazione dell’area tradizionale Héta. Al contrario, sono molti gli elementi congiunturali che indicano l’estrema urgenza perché il citato procedimento venga concluso.
Per questo motivo, il CIMI Sud unisce la sua voce alle voci degli indios Héta perché la presidenza della Funai determini la pubblicazione dello studio antropológico che identifica e delimita l’area tradizionale del popolo Héta.
Marline Dassoler Buzatto, Cleber C. Buzatto e P. Diego G. Pelizzari
CIMI Sud – Equipe Paraná